Centrale Rischi come funziona e chi può essere segnalato

Centrale Rischi: come funziona e chi può essere segnalato

Quando un cliente richiede un prestito in Banca e ha delle difficoltà a restituire le somme ricevute, può essere segnalato alla Centrale Rischi, un sistema informatico che raccoglie informazioni riguardanti il sistema finanziario. La Centrale Rischi è fondamentale all’interno del sistema bancario, perché permette di conoscere in anticipo la solidità finanziaria del privato e delle imprese, vediamo insieme come funziona.

Cos’è la Centrale Rischi

Il sistema di raccolta dati della Banca D’Italia, la Centrale Rischi, fu istituita nel lontano 1964 con lo specifico scopo di archiviare informazioni riguardanti le situazioni debitorie di clienti e aziende. La Centrale Rischi ha il compito di monitorare i crediti del sistema finanziario e individuare quali sono i clienti che non riescono a restituire il debito o si trovano in difficoltà con il pagamento delle rate mensili. Grazie all’introduzione della Centrale Rischi, gli istituti di credito possono decidere in anticipo se finanziare un cliente o se è meglio evitare, scongiurando il problema di ritrovarsi con un cattivo pagatore. Le informazioni presenti nel database della Centrale Rischi vengono fornite in autonomia dagli istituti di credito e dalle società finanziarie, specificando l’ammontare del credito, le garanzie ricevute e la situazione in cui versa il cliente. È opportuno sottolineare che non tutti i cosiddetti “cattivi pagatori” vengono segnalati alla Centrale Rischi della Banca d’Italia, altrimenti si avrebbe un blocco istantaneo del credito a famiglie e aziende, ma è stato previsto un limite pari a 30.000 €. Per comprendere nel dettaglio come funziona la Centrale Rischi si possono leggere gli articoli del blog finanziario di Giuseppe di Domenico che aiuta le piccole e medie imprese nel gestire le finanze e i rapporti con gli istituti di credito.

Informazioni della Centrale Rischi per le banche

La Centrale Rischi è molto usata dagli intermediari finanziari per conoscere la solvibilità di aziende e famiglie e rappresenta uno strumento di controllo a priori che può evitare di concedere finanziamenti a chi ha dimostrato incapacità nella restituzione del debito. Le banche possono chiedere informazioni riguardanti i propri correntisti, ma anche rispetto a privati o aziende che richiedono un prestito e non sono clienti. Insieme alla Centrale Rischi sono presenti altri sistemi di controllo del credito, gestite privatamente come il CRIF e il Consorzio per la Tutela del Credito, che raccolgono in parallelo altre informazioni finanziarie riguardanti i clienti. Tutti i dati raccolti sono gestiti nel pieno rispetto della privacy dei clienti e se si vuole conoscere la propria posizione all’interno della Centrale Rischi, basterà inviare un modulo di richiesta per l’accesso alle informazioni. La Centrale Rischi svolge un doppio compito, difatti non soltanto raccoglie i dati dei cattivi pagatori, ma ha la capacità di facilitare l’accesso ai finanziamenti di chi ha una storia creditizia virtuosa. Le aziende o le famiglie che non sono state inserite nella Centrale Rischi hanno in pratica maggiori possibilità di accedere a mutui e finanziamenti rispetto a chi ha dimostrato in passato di non poter offrire garanzie o restituire il debito.

Chi può essere segnalato alla Centrale Rischi

Quando si sottoscrive un finanziamento con un istituto di credito e non si restituiscono le somme concesse entro i termini stabiliti, si può essere segnalati alla Centrale Rischi. Per gli importi inferiori ai 30.000 € non si viene automaticamente segnalati, ma le banche possono comunicare che il cliente ha difficoltà e se in seguito la situazione migliora, si può sempre aggiornare il fascicolo finanziario. Per chi salta diverse rate mensili e per importi superiori ai 30.000 €, si hanno maggiori possibilità di essere segnalati alla Centrale Rischi, contribuendo così ad assumere la nomea di cattivo pagatore. Se il cliente estingue il debito, la segnalazione precedente all’interno della Centrale Rischi permane, ma gli intermediari possono consultare le informazioni solo per un periodo relativo ai 36 mesi precedenti. Se volete richiedere un nuovo prestito, ma siete presenti nel database della Centrale Rischi, allora sarà opportuno attendere i 36 mesi e così avere maggiori possibilità di ottenere il finanziamento.

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